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Finanziato con 775 mila euro un progetto per aiutare chi ha perso l'uso della parola
Disabili, dalla Regione computer parlanti

• da La Stampa del 12 gennaio 2005, pag. 41

Piemonte finanzia con 775 mila euro un progetto per dotare i disabili gravissimi, comprese le persone che hanno perso l'uso completo della parola, di uno strumento che rende possibile la comunicazione con il mondo esterno a partire dalla famiglia.

Il nome in codice dell'apparecchio è «comunicatore simbolico», un intreccio tra computer, messaggi vocali, e nuove tecnologie digitali che può essere adattato a vari livelli di disabilità e dunque personalizzato e permettere a chi vive una condizione da «sepolto vivo di rompere l'isolamento assoluto» da sepolti vivi cui i disabili più gravi sono condannati, avvalendosi delle tecnologie più moderne e del personal computer. Con quei fondi sarà possibile acquistare un migliaio di attrezzature d'avanguardia.

L'intervento della Regione è stato annunciato questa mattina nel corso di una conferenza stampa dal presidente Enzo Ghigo, dall'assessore alla Sanità, Valter Galante, e dai consiglieri regionali radicali Carmelo Palma e Bruno Mellano, che hanno promosso il progetto con Marco Cappato, segretario nazionale dell'associazione Luca Coscioni. «Lunedì prossimo - spiega il governatore - la Giunta approverà la delibera che permetterà la fornitura dei comunicatori simbolici e affiderà alle Aziende sanitarie il compito di censire entro tre mesi le persone che da questa tecnologia possono trarre vantaggio per la propria qualità di vita».

Galante sottolinea come «il censimento avrà una grande importanza, perché consentirà di personalizzare le caratteristiche di ogni ausilio informatico sulla base delle effettive necessità e capacità del singolo». Secondo l'assessore «oltre a migliorare considerevolmente le possibilità di comunicazione, in alcuni casi questo intervento potrebbe aprire addirittura l'opportunità di un inserimento nel mondo del lavoro per esempio come centralinista».

Soddisfatti i radicali che hanno lanciato il progetto in tutta Italia. Palma e Mellano ricordano come il «Piemonte e con il Lazio e la Basilicata una delle regioni che hanno compreso che i problemi della disabilità sono politici, nel senso che le istituzioni devono considerare il diritto umano e civile dei disabili di partecipare alla vita politica e sociale». Cappato va oltre e sottolinea la necessità «di aggiornare il nomenclatore nazionale inserendo la dicitura dei comunicatori simbolici». Il Governatore si è impegnato ad affrontare il problema nell'ambito della Conferenza Stato-Regioni e ha annunciato una serie di altre iniziative di sostegno alla disabilità tra cui il rinnovo della sperimentazione dell'assegno per la vita indipendente e della convenzione con il Comune di Torino e l'azienda dei trasporti Gtt che permette ai disabili gravi l'utilizzo gratuito, per mezzo di una tessera personale dei mezzi di trasporto pubblico.

 



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