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Radicali e Centrodestra, accordo in vista

• da Il Giorno del 17 gennaio 2005, pag. 7

MILANO Marco Cappato e Maurizio Turco, segretario e tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni, hanno rilanciato l'invito a Piero Fassino, Fausto Bertinotti, Enrico Boschi, Antonio Di Pietro Oliviero Di liberto, Alfonso Percoraro Scanio, Gianni De Michelis e Francesco Nucara, i segretari dei partiti che si sono espressi per il sì ai referendum sulla procreazione assistita a partecipare al terzo congresso dell'Associazione, il 21-22 23 gennaio prossimi in città.
«E' urgente scrivono gli esponenti radicali che non soltanto i comitati promotori e le associazioni, ma anche le forze politiche favorevoli ai referendum contribuiscano fattivamente e con la massima determinazione impegnandosi dentro e fuori il Parlamento per garantire le condizioni minime di legalità del voto.


In particolare, forte sarà l'incentivo per i sostenitori della attuale legge di puntare sulla disinformazione e la disaffezione, con il risultato di negare ai cittadini quel diritto a conoscere per deliberare che è la vera condizione per un voto libero e consapevole». Berlusconi dal canto suo rilancia, e punta sulle elezioni: «L'allargamento della coalizione di maggioranza ai Radicali"è possibile" ha detto ieri dando il "benvenuto" nella Cdl a Marco Pannella.


Secondo il premier l'accordo è possibile anche perché alcuni temi, come quelli etici (ad esempio sulla fecondazione  assistita), non fanno parte del programma di governo e non vincolano l'alleanza. Un discorso che si allarga anche alle possibili intese di "tutte le forze che non sono con la sinistra perché se si condividono i punti principali del nostro programma di governo, dalla politica economica alle riforme, gli accordi sono possibili". Quando invece i programmi degli altri "contengono punti su questioni di coscienza e si sentono lontani da noi, ricordo che su questi noi non abbiamo programmi lasciando anzi libertà di coscienza".


Immediate le repliche. «E' positivo che Silvio Berlusconi mostri di essere attento al rischio connesso alla scelta di una data troppo avanzata per le consultazioni referendarie: ora, però, occorre passare dalle parole ai fatti». Così Daniele Capezzone, segretario dei Radicali italiani.
«Nell'ambito dei comitati promotori proporremo nei prossimi giorni di assumere un'iniziativa presso il Governo annuncia Capezzone , e ci auguriamo che nella logica della 'leale collaborazione tra Poteri', si giunga ad una soluzione adeguata, che non sia volta a colpire in modo diretto, o anche surrettiziamente, i diritti fondamentali degli elettori italiani «Per altro verso - osserva il segretario di Radicali italiani -. occorre che il Governo e le Autorità di garanzia si impegnino a garantire una campagna  referendaria corretta».



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