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"Il Vaticano non faccia politica questo scontro fa bene al paese"
Emma Bonino apprezza l'invito a evitare "inciuci", ma respinge le ingerenze: atteggiamento inaccettabile

• da La Repubblica del 18 gennaio 2005, pag. 3

di Giovanna Casadio

Roma - "Ben detto, Ruini: sento di avere più assonanze che differenze...". Emma Bonino leader dei radicali e europarlamentare, si fa inviare via fax a Bruxelles tutta la prolusione del cardinale alla Cei. "L'astensione è una figura giuridica prevista; e poi lui invita a un dibattito sereno e a non fare "inciuci" in Parlamento".

 

Onorevole Bonino, il cardinale Ruini propone di disertare i referendum contro la legge sulla procreazione assistita per i quali si sono mobilitati i radicali: è bizzarro che lei sottolinei le consonanze, non crede?

 

"Sì, è bizzarro, ma magari avessimo avuto un bel dibattito chiaro nella fase che ha preceduto l'approvazione della legge. Sono anche molto d'accordo sul fatto che non ci sono i tempi per modifiche parlamentari a tre mesi dall'appuntamento referendario. Detto ciò, una volta informato, il popolo italiano deve assumersi la responsabilità di decidere, se no chi lo fa?".

 

L'appello del cardinale Ruini interviene sulla scelta del popolo italiano?

 

"E' questo l'atteggiamento tipico e davvero inaccettabile delle gerarchie ecclesiastiche che possono predicare alle coscienze ma non entrare sul piano politico".

 

Il partito dell'astensione cresce?

 

"Come sempre davanti ai referendum. Però mi auguro che proprio perché si parla di un grande dibattito nella società che conduca alla reale comprensione di cosa è la laicità non un sentimento anti religioso, ma il rispetto della religiosità di ciascuno ogni cittadino cattolico e non, credente e non, si esprima su questa materia. Ai signori del partito dell'astensione, dico: scusate, il Parlamento ha approvato una legge, oltre un milione di cittadini chiedono di applicare lo strumento costituzionale del referendum che è stato usato per il divorzio e ha rappresentato una grande crescita della coscienza civile del paese, perché rinunciare?".

 

Non vale la pena tentare una modifica parlamentare?

 

"Non capisco come un Parlamento che si è espresso pochi mesi fa a favore di questa legge riesca a cambiare ora idea. Meglio poi non pasticciare la legge: quali sarebbero le modifiche, alimentare gli embrioni da impiantare da tre a cinque? Rispetto ai grandi temi di bioetica, che riguardano la ricerca scientifica non stiamo parlando solo delle tecniche di procreazione assistita non si può pensare di modificare il comma uno, capoverso due. Come sull'aborto, la società italiana deve cogliere l'occasione per questo grande scontro. Scontro tra virgolette e in positivo".

 

Scontro tra Stato laico e confessionale?

 

"Sempre di questo si tratta. Penso che prima o poi scriverò un libro: la mia vita con Carlo Casini, il leader del movimento per la vita. Quando Casini era magistrato emise i mandati di cattura per me, per Adele Faccio, per Spadaccia e fumino arrestati perché avevamo violato la legge che vietava l'aborto. Ci ritroviamo ora, trent'anni dopo con lo stesso discorso: se l'embrione e la persona umana siano la stessa cosa. Arriviamo a conclusioni diverse. Certo tutto è vita, anche il sangue, ma la persona umana è un'altra cosa. Ma la Chiesa pretende di imporre le proprie conclusioni anche a chi, come Dulbecco, Rita Levi Montalcini, Umberto Veronesi e altri duemila che hanno firniato l'appello con Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica. Del resto la Chiesa con la scienza ha sempre avuto un rapporto nervoso, sin dai tempi di Giordano Bruno...".

 

Come pensate voi radicale a un accordo con il centrodestra che ha blindato questa legge?

 

"Non è una battaglia di destra o di sinistra, bensì di libertà. E poi, quale accordo? Magari ci fosse. Abbiamo piuttosto ritenuto un grande scivolone del governo la richiesta formale alla Consulta di bocciare i referendum: dal 1992 un governo non si costituiva presso la Corte".

 

La stessa offensiva di trent'anni fa?

 

"I toni forse sono diversi. Se la classe politica vorrà onorare il sale della democrazia, il dibattito delle idee, il quorum non mancherà. Meglio di sicuro fissare una data prima che chiudano le scuole e le famiglie italiane vadano al mare".

 

 



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