ROMA Marcello Pera fa mercimonio della presidenza del Senato. Marco Pannella attacca il presidente di Palazzo Madama per il suo intervento sulla questione dei referendum sulla procreazione. Un intervento in cui la seconda carica dello Stato aveva difeso le ragioni di chi difende la legge, dicendo che l'embrione non  una muffa. Una frase che non è piaciuta al leader radicale, che ha approfittato dell'intervento al terzo congresso dell'Associazione Luca Coscioni per invitare Pera al rispetto del suo ruolo. E dunque a tacere. “Pera fa mercimonio della presidenza del Senato, perché non ha diritto, grazie alla sua posizione, di propagandare punti di vista che nella sua Assemblea possono essere continuamente discussi e rivisti”, ha detto il leader radicale.

Pannella ha ricordato che questa è una sua vecchia battaglia. “Lo stesso problema ha ricordato è stato da me posto al presidente della Repubblica e al presidente della Camera che con il presidente del Senato dovrebbero stare zitti o almeno essere meno loquaci”. Il leader radicale è tornato anche sull'offerta di un'alleanza politica lanciata ai due schieramenti e ha chiesto nuovamente: “Quale dei due Poli è disposto ad ospitarci in tutta Italia per le regionali, con tutto quello che ne consegue rispetto alle nostre posizioni?”. “Per questa risposta mi sembra ci siano ancora poche ore, le speranze sembrano essere al lumicino ha detto Pannella. Quando chiediamo di essere ospitati, intendiamo dire con le nostre idee, con la nostra chiarezza. A chi dirà di si chiederemo uno sforzo, un salto di qtialità”. Una parziale risposta gli è arrivata da Francesco Giro, responsabile nazionale di Forza Italia per i rapporti con il mondo cattolico. Ed è stata negativa. “Dopo i proditori attacchi alla Chiesa cattolica italiana e le pesanti critiche rivolte al presidente del Senato Pera, un’intesa politica con i radicali, anche circoscritta, sembra con il passare dei giorni un’ipotesi ormai sfumare, ha detto Giro. Secondo il dirigente forzista la colpa è dei radicali. “Ce ne dispiace ha spiegato Giro anche perché abbiamo il sospetto che nel partito di Pannella sia prevalso in queste ultime ore un certo tatticismo  teso da un lato a cercare un accordo senza dare nulla in cambio e dall’altro a ottenere comunque visibilità sui media, alla vigilia del confronto referendario”.