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Capezzone alla Cdl: il tempo è quasi scaduto
Della Vedova candidato a sindaco di Milano per Polo e Radicali? Magari...

• da Avanti! del 26 gennaio 2005, pag. 1

di Marco Gubetti

L'intervista - per un triste scherzo del destino cinico e baro - casca proprio nel giorno dell'uscita di un articolo cattivissimo sul Foglio di Ferrara intitolato: "Capezzone, il piccolo priore del tardo monachesimo pannelliano"; catenaccio: "Onnivoro, disponibile, colto, instancabile, vanitoso, assertivo, permaloso. I radicali e il loro segretario.


Segretario, vuole replicare?
"Mah... il mio amico Giuliano sta diventando sempre più simile al mago Otelma e suo giornale sempre più simile alla Torre di Guardia dei Testimoni di Geova. Sempre sul numero di oggi (ieri per chi legge, ndr) del Foglio, Luca Coscioni è dipinto come la Madonna che piange e Marco Pannella come un truffatore. Fausto Bertinotti, invece, è descritto come l'eroe buono della politica italiana. Diciamo che tutto si tiene e che Ferrara sta riscoprendo la sua gioventù togliattiana. Ancora una volta il direttore del Foglio ha avuto la possibilità di imboccare una via liberale e ancora una volta si è ben guardato dal farlo".


Questo accordo con la Cdl per Regionali e Politiche andrà in porto?
"Veramente ancora nessuno ci ha risposto sulla questione di legalità che poniamo rispetto ai brogli che si sono avuti nelle consultazioni del 2000".


Quali brogli, scusi?
"Nel 2000 è accaduto che in molte Regioni le liste siano state cambiate fino
all'ultimo secondo utile per la presentazione. Ora, siccome la legge prevedeva
(e prevede) che prima si raccogliessero le firme e poi si presentassero le liste, o si ipotizza una sorta di Guantanamo alle vongole - per cui un gruppo di cittadini è stato tenuto segregato nelle sedi regionali dei partiti fino alle 23.59 dell'ultimo giorno per sottoscrivere le liste - oppure le firme sono state appiccicate dopo. Roba da Osce, da osservatori internazionali...".


Quindi?
"Quindi noi chiediamo che le Regioni - alle quali è passata la competenza sulla materia - approvino delle leggi nelle quali si stabilisce, molto banalmente, che d'ora in poi prima si presentano le liste e poi si raccolgono le firme. Per eliminare la possibilità che anche questa volta si faccia di nuovo scempio della legalità. Purtroppo, per il momento sia la Casa delle libertà, sia la Gad hanno fatto orecchie da mercante".


Questo esclude ogni ipotesi di accordo con il centrodestra?
"Il punto è che finora - a parte la personale disponibilità di Sandro Bondi e l'onestà intellettuale di Maurizio Gasparri - dalla Cdl non sono arrivati segnali che mostrino una reale volontà di dialogo, anzi,.."


Anzi...?
"Non è ancora stato smentito il retroscena pubblicato domenica dal Messaggero secondo il quale a Palazzo Chigi si sta facendo questo ragionamento: Per il momento dell'accordo con i Radicali non se ne fa nulla. Vediamo i risultati delle Regionali, vediamo cosa dicono i sondaggi verso la fine dell'anno e a quel punto - eventualmente - iniziamo una trattativa'. A queste condizioni non possiamo starci. Non accettiamo di confondere la politica con i saldi di fine stagione".


Ma perché rifiutate anche la proposta fatta da Berlusconi nella conferenza stampa di fine anno dl fare accordi regione per regione?
"Per il semplice motivo che non siamo un movimento locale ma nazionale e abbiamo detto chiaramente che puntiamo a un patto che arrivi anche alle Politiche del 2006. Da questo punto di vista ha ragione la Bonino: mica possiamo metterci d'accordo con il sindaco di Bra".


Sembra che non sia molto ottimista

"Per carità. La questione è ancora apertissima e io mi auguro sinceramente che si possa arrivare a un accordo perché siamo determinati nel provare a ricercare fino in fondo un'intesa con la Casa delle libertà. Ora, però, è suonata la campana dell'ultimo giro: nel centrodestra devono sapere che il tempo per traccheggiare è veramente scaduto".


A bomba sul referendum. Perché è favorevole alla fecondazione eterologa?
"Classico caso in cui ci deve essere la libertà di scelta. Personalmente non credo che farei - insieme alla mia compagna - una scelta di questo tipo, ma se invece c'è qualcuno che si sente di affrontarla perché non dargliene la possibilità?".


Perché abrogare la norma che limita a tre il numero degli embrioni che possono essere impiantati?
"Le donne non sono tutte uguali: in certi i casi tre embrioni possono essere
troppi, in altri possono essere pochi. Il punto è che la Legge 40 si vuole sostituire
al medico e rischia così di fare grossi danni. Ricordo che con tre embrioni può capitare di avere una gravidanza plurigemellare a grave rischio handicap e il fatto che eventualmente si può poi abortire non mi sembra consolante".


L’embrione ha la stessa dignità di un uomo?

"Sicuramente l'embrione è una forma di vita, ma a mio modo di vedere non è una persona e non può in alcun modo essere paragonato a un malato che aspetta di essere curato".

Ultimo del quattro quesiti: ricerca sugli embrioni.
"Come sopra. Perché non provare a battere questa strada per sconfiggere malattie come l'Aizhaimer, la sclerosi e altre ancora? A me sembra giusto dare una speranza in più e non una in meno a chi è affetto da questi morbi terribili".


Domanda finale a sorpresa: che ne pensa di Benedetto Della Vedova come candidato a sindaco dl Milano per Cdl e Radicali finalmente insieme?
"Magari! Sarei d'accordissimo. Abbiamo risorse politiche preziosissime all'interno del nostro movimento, ma la mia impressione è che all'interno della Cdl- così come nell'Ulivo - si sia troppo indaffarati a correre dietro ora a Mastella, ora alla Mussolini per accorgersene.



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