• da Il Gazzettino del 31 gennaio 2005, pag. 5
“Il problema sta nelle affermazioni di Gianfranco Fini che, ieri come oggi, ha usato l'argomento delle "intese programmatiche" . Ora - dice Daniele Capezzone, segretario dei radicali - sappiamo tutti che questo rischia molto presto di divenire un modo per mettere il carro davanti ai buoi”. Sulle ipotizzate intese tra radicali e Cdl, Capezzone spiega: -Noi abbiamo molto semplicemente chiesto un "sì" o un "no" alla nostra domanda di ospitalitĂ politica. Non pretendiamo di imporre niente a nessuno, nĂ©, francamente, ci pare lecito pretendere che i radicali debbano "scusarsi" di alcunchĂ©. Allora, sarebbe il momento di mettere al bando i diversivi, e di dare una risposta semplice, chiara e comprensibile alla domanda posta da Marco Pannella e ribadita da Emma Bottino. Il resto viene dopo”. In mattinata, ieri, il segretario dei radicali aveva polemizzato con Berlusconi: “Devo constatare con amarezza che, nonostante insulti, offese e provocazioni di ogni tipo, Silvio Berlusconi continua a trovare il tempo per occuparsi di Alessandra Mussolini: anzi, si ha quasi l'impressione che questa sia la sua occupazione principale. Invece, a parte qualche citazione sparsa e spersa all'interno di macedonie confuse, il premier non ha ancora trovato un solo minuto (ripeto: un solo minuto) per rispondere con un chiaro "sì" o con un chiaro "no" alla proposta di ospitalitĂ che gli abbiamo rivolto”. Comunque, Capezzone ribadisce l'intenzione di lavorare fino all'ultimo “sia sul fronte Gad sia sul fronte Cdl”, per “capovolgere veti e dinieghi”. Anche Emma Bonino mette in chiaro: “Niente scuse, nessun alibi: ci si dica sì o no alla richiesta di ospitalitĂ ”. Per la Bonino, infatti, “questa storia degli accordi "caso per caso" non ha senso. O scatta una intesa complessiva oppure è una operazione astratta, sbagliata, controproducente per tutti”. Secondo la Bonino, infine, Berlusconi “è prigioniero di un riflesso di paura” nei confronti dei radicali.
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