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Ultimo appello radicale: decidetevi, il tempo scade
Lettera. Commosso da ciò che accade nella Gad, aspetto una risposta seria dal polo.

• da Il Riformista del 3 febbraio 2005, pag. 1

di Marco Pannella

Caro direttore, al massimo entro otto giorni, occorre che i radicali organizzino la formazione delle liste in tutte le province italiane nelle quali si voterà per le regionali: resterebbero così 15 giorni per raccogliere le firme necessarie per la effettiva presentazione di queste liste. Per le norme vigenti, occorre che queste liste contengano sia il nome del candidato Governatore, sia l'indicazione delle altre liste provinciali cui sono collegate.

Il Movimento radicale nel suo assieme, per le sue ben note caratteristiche, non ha una struttura politica organizzativa del tipo di quelle tradizionali e su obiettivi politico-elettorali. E siamo certi che anche di questo sono, sai dall'inizio di gennaio, perfettamente consapevoli quanto meno i vertici politici della Cdl e della Gad. Il nostro primo appello riguardava correzioni assolutamente urgenti per uscire dalla conferma delle gravissime irregolarità esplose in occasione delle precedenti elezioni regionali del 2000, e coltivate e confermate con il concorso di tutti i poteri responsabili in questi anni. Questo nostro invito è andato totalmente disatteso e la situazione è appunto quella del 2000, per giunta aggravata.

Per quanto riguarda poi la nostra proposta di ospitalità delle liste radicali, su tutto il territorio nazionale, da parte dell'una o dell'altra delle componenti del regime bipolare italiano, siamo ancora in una fase nella quale stanno piovendo dai vertici annunci di disponibilità a discutere di «intese parziali e provvisorie». Comprendiamo bene che tutte le altre forze politiche possano non occuparsi e preoccuparsi dei vincoli tassativi, anche temporali, fissati dalle norme dette vigenti e scandalosamente violate, e ritengano quindi di avere come nel 2000 tutto il tempo di qui al 4 marzo per fare ogni tipo di... "operazioni".

Ricominceremo, se - come temiamo - sarà necessario, a segnalare a tutte le Procure della Repubblica italiane l'insorgere di flagranti comportamenti che implicano necessariamente la violazione della legalità e della democrazia. Organizzare una campagna elettorale di così grande momento e importanza comporta un'attività, un'opera articolata e complessa a tutti i livelli politici ed istituzionali in causa con le prossime elezioni politiche regionali.

Noi siamo letteralmente commossi dall'insorgere, in particolare dall'interno dello schieramento della Gad, e oggi dalle più autorevoli sedi della stampa, di una straordinaria forma di consapevolezza, per non dire di vera e propria scoperta, della realtà complessiva nella quale tutti, loro e noi, siamo immersi e rischiamo di essere sommersi.

Siamo letteralmente commossi perché ancora una volta riescono ad emergere e a manifestarsi la nobiltà e la forza possibili della politica, delle esigenze di profonda riforma civile della lotta (che dovrebbe essere) democratica in Italia.

Come per episodi apparentemente minimi quali la richiesta di Adriano Sofri di una "enorme manifestazione" per la difesa della popolazione cecena, sempre più vittima di una secolare volontà di genocidio (ipotesi impantanatasi e poi impedita, nelle secche di gestioni burocratiche ed insincere dei sentimenti e delle volontà popolari); o la vanificazione della splendida manifestazione di sostegno all'iniziativa "Irak libero" come alternativa alla necessità del passaggio ad una fase di lotta armata, sostenuta dalla maggioranza assoluta dei deputati e dei senatori della Repubblica, scandalosamente vanificata dal governo e dall'opposizione; o ancora i rischiosissimi ritardi istintivamente e meccanicamente frapposti contro la possibilità dei cittadini italiani di sottoscrivere le richieste referendarie per l'abrogazione, totale e/o parziale, della legge 40: ecco, come per tutto questo, quanto torna ad accedere in queste ore ci appare, e lealmente lo sottolineiamo, come vecchia politica che rischia puntualmente di mandare in putrefazione straordinarie possibilità di riforma e di rinascita civile, politica, sociale del nostro paese.

Rivolgiamo quindi in queste ore un conclusivo appello, in sostegno di quello sottoscritto di già da 150 parlamentari del solo centrosinistra. Ci auguriamo, in particolare, che finalmente dal vertice della Gad si prenda atto che o si fa propria la volontà di accogliere la proposta di ospitalità da noi avanzata, o si prende atto lealmente che ormai si sta giungendo alle ore nelle quali sarebbe impossibile affrontare con la dovuta serietà questa eventuale, e per tanti versi straordinaria, scelta.

Ai vertici della Casa della Libertà e in primo luogo al presidente Berlusconi, rivolgiamo l'invito di considerare con la dovuta, immediata attenzione i dati concordemente forniti stamane da alcuni autorevoli esponenti dei maggiori istituti demoscopici italiani: evidente risultato di settimane e settimane di inaccettabile e per molti versi quasi offensiva gestione politica della "questione radicale" e della "questione legalità" da parte della Cdl. E' possibile in questi giorni, in queste ore, riparare a questo grave guasto presso l'opinione pubblica liberale e democratica? Silvio Berlusconi e la Cdl, se davvero lo vogliono, ne hanno sicuramente tutti i mezzi. Il tempo me lo auguro, ma non so. Questo è quanto sento l'urgenza e la necessità di dire, mentre Emma Bonino, Gianfranco Dell'Alba e molti altri compagni radicali sono in questo momento impegnati a Gibuti per un convegno a livello di governi, di alte autorità religiose - in particolare islamiche - e importanti Ong africane e con status privilegiato all'Onu, nella speranza di ottenere un grande passo avanti per colpire, superare il flagello delle mutilazioni genitali femminili che riguarda l'atroce, barbaro vissuto di milioni di donne, specie africane, nei loro paesi e non di rado anche nell'Europa che le ospita e nella quale rappresentano una preziosa presenza umana e civile.

Colgo l'occasione per rivolgere al Congresso dei Ds i migliori auguri di buon lavoro, così come al Consiglio Nazionale di Forza Italia che dovrebbe riunirsi negli stessi giorni, a partire da oggi.



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