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Pannella, sfida tra poli; è il giorno delle offerte
Prima l'invito del Cavaliere, poi il colloquio con Prodi. Il leader radicale: un salto di qualitĂ , aspettiamo i fatti

• da Corriere della Sera del 4 febbraio 2005, pag. 6

di Maria Latella


ROMA Si parla di loro, tra il Palalottomatica e il Palacongressi. All'Eur, in due luoghi politicamente distanti ma toponomasticamente vicini, la politica bipolare mette in scena l'estremo richiamo al polo terzo, ai radicali. Oddio, proprio estremo forse no. Ci si può sempre ripensare e poi la politica è subdola, quello  che sembra un sublime slancio di bipolare generositĂ , lasciare “agli altri" i radicali per le regionali e riprenderli dopo le politiche, nasconde in realtĂ  i soliti calcoli astuti. Perchè è alle politiche che tutti stanno pensando, nel catino del congresso diessino, così come nella sala azzurra del consiglio nazionale di Forza Italia. Appoggiato a una parete del Palalottomatica, e intento ad ascoltare l'intervento di Piero Fassino, il diessino Beppe Giulietti si spinge fino a immaginare l'estremo sacrificio: Io con i radicali parlo tutti i giorni, ho presentato i loro emendamenti sull'antitrust in commissione di vigilanza e sostengo Emma Bonino alla presidensa dell'autoritĂ  di garanzia, al posto di Cheli. Ebbene, sono così convinto dell'indipendenza di Emma, e del rapporto che potrebbe comunque instaurarsi tra noi e i radicali, da sostenerla anche se Pannella sceglierĂ  di andare con la Cdl".


Ipotesi ancora vaga, questa dell'accordo in extremis con Berlusconi. Anche perchè Pannella, intanto, ha visto Romano Prodi, pronubo il senatore della Margherita Natale D'Amico. Incontro "positivo ma interlodutorio" fanno sapere. Le parti son ben intenzionate, adesso dipende anche da quel che succede nella Cdl. Ma non siamo ad un'asta ha tenuto a precisare Prodi. Che l'interesse ulivista per i radicali ci sia, e serio, si capiva anche dal rituale del corteggiamento andato in scena nel recinto dei politici invitati al congresso Ds. Marco Pannella siede accanto a Daniele Capezzone; man mano che arrivano, i vari leader del centro e della sinistra vanno a salutarlo ed e tutto uno scoppiettio affettuoso.


Non manca nessuno, Mastella, Bertinotti, Pecoraro, Diliberto, Cento, e tutti han l'aria di chi, conoscendosi da sempre, ritrova nel saluto una conferma della reciproca esistenza. Pannella e Capezzone, per dire, scambiano liete battute con Mastella sull'editoriale che quest'ultimo ha scritto per il Campanile, il giornale dell'Udeur. Si tratta, con tutta evidenza, di una lettura ultra specialistica, ma d'altra parte tutto è autoreferenziale nel piccolo recinto dei politici. Mastella ha criticato i radicali e ora con Pannella sorridono: Vedremo se hai ragione tu, gli dice Marco. E' ora il turno di Ruteili, antico militante radicale. Anche lui sa come lusingare il leader di un tempo. Gli parla, appunto, di «cose loro», trasmissioni tv in cui s'è discusso di radicali contesi da destra e da sinistra: «Ho visto che a "Onmibus" Treu t'ha fatto una bella sviolinata» dice Rutelli. Sviolinano un po' tutti, per la verità.  Non Fassino, si capisce, intriso di sobrietà sabauda. Dal palco, però, anche lui fa sapere di essere favorevole a un comune cammino con Pannella e disponibile ad un accordo «in tutte le regioni». Nell'altro palazzo dell'Eur, quello dei Congressi, un altro oratore sta intanto inviando il suo personale messaggio ai radicali. Gliel'avevano chiesto, no?: «Berlusconi dica al Paese se è interessato a darci  ospitalità alle prossime elezioni» ed ecco che lui fa sapere di essere interessato, come no. L'appello viene inserito proprio all'inizio dell'intervento che il premier fa al consiglio nazionale di Forza Italia: «I radicali sono liberali, liberisti, continuo a pensare che anche in politica internazionale non possano che stare dalla nostra parte. Oggi è possibile e sarebbe utile per noi e per loro incontrarci presto, ai massimi livelli. Vero Sandro? dichiara Berlusconi, rivolgendosi contemporaneamente al Bondi che è davanti a lui e al Pannella che, per il momento, sta al Palalottomatica ad ascoltare Fassino. Dicono che questa offerta di «collaborazione e ospitalità», Berlusconi l'abbia prima concordata con i radicali stessi e con i suoi alleati, per evitare che dall'Udc o da An si levassero voci contrarie. Dicono che, nonostante l'avversione della Lega, Bondi e Pannella si vedranno, presto. Ma pure di là, al congresso Ds, si prevedono incontri ravvicinati, e nonostante l'avverso pare di Enrico Letta. Forse oggi, forse lunedì, il nodo si scioglierà. Pannella, intanto, si gode il corteggiamento stereofonico, di qua e di là: Un salto di qualità c'è stato. Adesso aspettiamo i fatti.


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