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I Radicali «corteggiati speciali» Pannella: poche ore e decidiamo

• da Corriere della Sera del 4 febbraio 2005, pag. 5

di Adalbaerto Signore

Potenza del parodosso. Dopo dieci lunghi anni di ostinato terzismo alla disperata ricerca di convergenze più o meno possibili in poco meno di venti minuti i Radicali si ritrovano con l'imbarazzo della scelta. Già, perché mentre dal congresso dei Ds a Roma Piero Fassino fa sapere che l'Alleanza è disponibile a convergenze con il Partito radicale, quasi contemporaneamente Silvio Berlusconi interviene al consiglio nazionale di Forza Italia e annuncia la disponibilità «a siglare un parto di ospitalità con i radicali". Insomma, dopo che le regionali del '95 hanno sancito la fine dell'intesa con Forza Italia inaugurando la lunga stagione terzista di Marco Pannella e Emma Bonino, le regionali del 2005 potrebbero decretare la fine della corsa solitaria dei radicali. Che è stata sì motivo di orgoglio per un partito che di alcune difficili battaglie liberali e liberiste ha fatto una sua ragion d'essere, ma che pure ha avuto un costo politico davvero alto se dal '96 a oggi il partito di Torre Argentina è riuscito a portare in Parlamento solo un senatore (Piero Milio). Così, dopo dieci anni di tentate mediazioni e aperture all'uno e all'altro schieramento, l'innominato Signor Hood di Francesco De Gregori incassa una disponibilità bipartisan.

 

Riuscendo pure a conquistare il centro del palcoscenico nel giorno in cui Fassino apre il congresso dei Ds e Berlusconi proprio per non lasciargli la scena interviene al consiglio nazionale di Forza Italia. «Al massimo entro otto giorni - aveva annunciato ieri mattina Pannella in un intervento sul Riformista - occorre che i Radicali organizzino la formazione delle liste in tutte le province nelle quali sì voterà per le regionali». Insomma - sintetizzava il leader radicale ospite di Omnibus su La7 - per un eventuale accordo «restano ancora 48 ore». Un appello che di lì a poche ore viene raccolto sia dalla Gad che dalla Casa delle libertà. Ad aprire le danze è Fassino che si dice convinto che la credibilità del centrosinistra aumenterà se l'Alleanza “si aprirà anche ad altre convergenze, come con il Partito radicale di cui apprezziamo la importante disponibilità a camminare insieme a noi”. Una disponibilità - aggiunge il segretario che siamo pronti a raccogliere in tutte le regioni chiamate al voto con un impegno di comune azione di legislatura che assicuri circa la stabilità delle future amministrazioni. Tempo pochi minuti e Berlusconi rilancia: “Siamo pronti a siglare un patto di ospitalità con i Radicali anche nei prossimi giorni. E aggiunge: «In prospettiva il nostro rapporto può andare oltre l'ospitalità, penso a un'intesa politico-programmatica». Del  resto - spiega il premier - molte delle battaglie portate avanti da Pannella su questioni che nel centrodestra trovano sensibilità diverse, penso alla fecondazione, nella Casa delle liberta hanno comunque cittadinanza. Per Pannella è un successo che vale doppio, perché se da una parte incassa l'apertura ufficiale da parte del partito di maggioranza relativa della Gad, dall'altra porta a casa un'offerta concreta dal leader della Cdl.

 

Un successo che però porta pure qualche pensiero, visto che mentre ieri erano i due schieramenti a dover accogliere"i Radicali, da oggi sono loro a dover decidere dove andare. Una questione che i vertici di Torre Argentina discuteranno già oggi in una riunione a porte chiuse all'Ergife.Per ora la parola d'ordine e temporeggiare e lasciare aperte tutte le strade, la prima è quella che vedrebbe i Radicali "ospiti» della Gad, accreditata dalla presenza di una delegazione del partito al congresso dei Ds e pure da un lungo colloquio tra Pannella e Romano Prodi («un primo giro d'orizzonte»). La seconda, invece, li porterebbe nella Cdl (sempre come ospiti). «Dopo Fassino, anche da Berlusconi sono arrivate parole importanti, dice il segretario dei Radicali Daniele Capezzone. "Quello di Fassino, per quanto tutt’altro che enfatico, è un passo avanti, commenta Benedetto Della Vedova. "Ma le parole del premier - aggiunge l'eurodeputato che proprio venerdì scorso ha avuto un incontro con Berlusconi a via del Plebiscito mi sembrano qualitativamente più rilevanti". La palla, dunque, è tornata tra i piedi di Pannella. Che ha sempre una terza via: continuare a perseverare sulla strada del terzismo.

 





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