Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
ven 17 mag. 2024
  cerca in archivio   RASSEGNA STAMPA
Alleanza con i radicali, passi avanti
Pannella in platea, poi incontra Prodi. Entro domani la decisione

• da Il Messaggero del 4 febbraio 2005, pag. 2

di Claudia Terracina

ROMA Corteggiato, blandito, abbracciato e baciato MarcoPannella, in doppiopetto blu, seguito dallo stato maggiore radicale. Capezzone, Cappato e Rita Bernardini, è il fantasma sul palcoscenico dei Ds. Ed è lui il protagonista del retroscena che si consuma subito dopo la relazione di Piero Fassino, quando incontra Romano Prodi. Tre quarti d'ora di confronto, parlando fitto fitto della possibile collaborazione alle regionali, che potrebbe essere propedeutico ad un'analoga intesa alle politiche, con la reciproca soddisfazione negli occhi. «E' andata bene, è stato un incontro certamente positivo, anche se è stato un primo giro d'orizzonte-confida il leader radicale- però il tempo stringe, ormai ci sono tre, quattro giorni per decidere. Ma già oggi potrebbe pronunciarsi il consiglio nazionale». Prodi, comunque, avrebbe accettato le condizioni poste dai Radicali, consentendo a ospitarli nella Gad su tutto il territorio nazionale. Le premesse per arrivare in porto ci sono tutte- nota il Senatore Natale D'Amico della Margherita che ha partecipato all'incontro purchè sia chiaro che questa non è un'asta al miglior offerente».

In effetti, l'offerta parallela di accoglienza che Berlusconi lancia a Pannella, dal Palacongressi, giusto a un paio di chilometri dal congresso Ds, da un certo effetto. Ma lui rassicura, gigioneggiando. «Macchè. Sono qua seduto tra voi. Mi sento lontano da loro. Ho abbracciato Bertinotti. Vedete? La Russa è seduto di là, E' di là. Noi siamo accanto alla Margherita, forse mi avranno confuso con Rutelli». Insomma, fa capire che si, si metterebbe con la Gad, ma si fa desiderare e tira la calzetta. Tanto da attirarsi gli anatemi di Antonio Di Pietro, che lo apostrofa con un «Voi andate a cena una sera con uno, una sera con l'altro. Fate il mestiere più vecchiodel mondo». E Francesco Rutelli, che da ex radicale, conosce bene Pannella, lo apostrofa con saluto al fiele: «Che fai, poi, alle 18.30 ti sposti alla convention di Forza Italia?». Lui replica con uguale veleno: «Alle 1 8.30? Ci andiamo alle 16.30. L'ubiquità l'abbiamo sempre avuta e tu lo sai bene», il feeling con la Margherita non è al massimo. Ma il discorso di Fassino è piaciuto. «Anche se al referendum ha dedicato solo cinque parole, precise si, ma solo cinque. Quaranta secondi in tutto. Se avessi tossito in quel momento mi sarei perso il passaggio», scherza il gran capo, che poi torna a fare il prezioso. «E' doveroso registrare un progresso, perché Fassino ha parlato di un'alleanza nazionale e non di trattative regione per regione. Ma ora è tutto da verificare per capire quanto le parole siano sostenute da una vera volontà di raggiungere l'obiettivo perchè i frenatori ci sono sempre». E uno si materializza immediatamente. Clemente Mastella tronca ogni idillio sul nascere: «Lui non ti conosce. Non sa che le nostre differenze sono insormontabili».


IN PRIMO PIANO







  stampa questa pagina invia questa pagina per mail