ROMA — La strada che porta all'accordo per le Regionali è «all'ultima curva», dice Daniele Capezzone, ma cosa ci sia dietro l'ennesimo tornante, se l'Unione o la CdL, è ancora poco chiaro visto che la trattativa prosegue con entrambi i poli. Il  dialogo tra radicali e centrosinistra ha ripreso quota dopo l'incontro con Fassino e le telefonate con D'Alema: «E l'inizio di una fase nuova», commenta Capezzone mentre la Velina rossa (la nota politica vicina ai Ds) si spinge oltre e parla di accordo «più che probabile» a cui mancherebbe solo «il sì finale di Prodi». In realtà, al piani alti di via Nazionale si resta prudenti: è in corso un confronto serio, spiegano, ma sarebbe prematuro dare per fatto l'accordo, anche se il tempo stringe. «Siamo oltre i rigori ma intendo fare l'impossibile fino all'ultimo secondo», dice Pannella che ieri ha nuovamente sentito D'Alema e Marini ma anche Berlusconi. Il premier, incontrando repubblicani e socialisti, avrebbe confermato la volontà di raggiungere un'intesa coi radicali: «E una partita che non considero persa, perciò ci vorrà ancora qualche giorno per chiudere i listini». Nel frattempo i vertici di FI incontravano Capezzone (tra le proteste di Lega e Udc), che ha ribadito la richiesta di ospitalità delle liste Luca Coscioni in tutte le Regioni e la garanzia che, in caso di accordo, gli alleati la smettano di «ululare». Sul tavolo resta poi la questione dei referendum, che i radicali vorrebbero a maggio: oggi il Comitato dei promotori vedrà Pisanu per discutere della data.