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Radicali-Unione, a un passo dall’intesa
Dopo "l´esplorazione" di Fassino e Marini, oggi vertice con Prodi per decidere. Contromossa del Polo, Bondi chiama Pannella

• da La Repubblica del 22 febbraio 2005, pag. 25

di Goffredo De Marchis

ROMA - «Intesa vicina», dicono i leader dell’Unione. «Un enorme passo avanti rispetto alla chiusura dei giorni scorsi. Hanno accettato un dialogo con noi», aggiunge Marco Pannella. C´è molto ottimismo dopo il vertice di ieri a via di Torre Argentina, la «casa» del Partito radicale. Ottimismo alimentato dai tifosi dell’accordo tra radicali e centrosinistra per le regionali. Il socialista Roberto Villetti parla addirittura di «un patto in dirittura d´arrivo. Al quale Prodi darà il via libera». In realtà, la decisione finale è rimandata a oggi quando si riunisce il vertice dell’Unione con il leader dell’Ulivo.

 

Prima, dunque, parlerà il Professore, poi risponderanno Pannella, Emma Bonino e Daniele Capezzone. Ieri i radicali hanno messo le carte in tavola, hanno posto le loro condizioni, valide per entrambi i poli: consenso dei 14 candidati governatori al collegamento con la lista Radicali-Luca Coscioni, intesa sulla presenza di esponenti del Pr nei listini, distribuzione degli spazi televisivi tenendo conto della presenza radicale e «copertura» di Radio Radicale per la campagna elettorale della coalizione «ospitante». I radicali hanno già deciso che Emma Bonino sarà capolista in due regioni, il Piemonte e il Lazio, lì dove Casa delle libertà e Unione si giocano una bella fetta delle loro sorti.

 

L´idea iniziale del centrosinistra era proporre la candidatura di alcuni radicali nei listini, l´elenco di consiglieri regionali bloccato e legato al candidato governatore, proprio nel Lazio e in Piemonte. La mossa dei radicali fa capire che questa scorciatoia non ha molte possibilità. «In Piemonte abbiamo già due consiglieri uscenti e nel Lazio ci misuriamo con Emma. Il discorso va allargato», avverte Pannella. Cioè, l´intesa dev’essere globale, non legata soltanto alle regioni più «appetite» da destra e sinistra.

 

La sostanza è che i radicali non hanno ancora detto sì a nessuno. E Forza Italia ha subito attuato la contromossa. Dopo la visita di Fassino e Franco Marini, Pannella ha ricevuto la telefonata del coordinatore azzurro Sandro Bondi, da sempre favorevole alla «ospitalità» sotto le bandiere della Cdl. «Non sento Berlusconi da quattro giorni - dice Pannella -, la Cdl è scomparsa. Ma Bondi mi ha fatto capire che presto mi richiamerà, che era in viaggio per Bruxelles, avrò qualche segnale anche da loro. Prodi o Berlusconi, comunque, io e Emma partiamo per Strasburgo». I tempi però sono stretti: «24-36 ore», dicono. Fassino parla di «clima positivo» e schiera i Ds dalla parte dell’accordo. «Ormai i radicali non possono più aspettare, devono raccogliere le firme per le liste - avverte Marini -. Ci sono questioni aperte, tutti sappiamo che anche nella Margherita, sui principi, qualcuno storce il naso. Ma già oggi vedremo se ci sono i margini per un´intesa». 


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