Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
lun 20 mag. 2024
  cerca in archivio   RASSEGNA STAMPA
Sostegno non richiesto dalle liste Coscioni; paure nella Margherita

• da Corriere della Sera del 27 febbraio 2005, pag. 6

di Livia Michilli

 Armati di cartelli e striscione con scritto “siamo tutti Luca Coscioni" se ne stanno davanti all'ingresso del teatro Brancaccio. In silenzio, infreddoliti, mentre tutt’ intorno i militanti dell'Ulivo accorrono per festeggiare la nascita della Federazione. "Tentiamo fino alla fine di avere le nostre liste all'interno dell'Unione", dice Emma Bonino ribadendo che alcuni esponenti della coalizione di centrosinistra sono favorevoli all'intesa (come Fausto Bertinotti, che rinnova la sua disponibilità all'accordo) e che bisogna superare i veti "del partito del Vaticano". Avevano annunciato che la loro presenza al battesimo della Fed sarebbe stata discreta e infatti nemmeno provano ad entrare nel teatro stracolmo. Certo pero speravano in una parola dei leader dell'Unione che invece sfilano via in macchina e alla questione dell'ospitalità non dedicano nemmeno una parola nei loro interventi dal palco, neanche li nominano: "I radicali? Oggi e il giorno della nascita della Fed", spiega al giornalisti Francesco Rutelli, mentre Romano Prodi resta muto e si infila in macchina. "Almeno mezza frase sulla questione potevano dirla, ma non li vedono i sondaggi?", si lamenta Daniele Capezzone ricordando che il loro apporto potrebbe essere decisivo per la vittoria in almeno in 5-6 Regioni. In realtà, questo non è l'unico spettro che agita gli animi dell'Unione: i cattolici della Margherita temono infatti che i radicali, davanti al rifiuto di un accordo, decidano di presentare comunque le liste Luca Coscioni indicando però i candidati governatori del centrosinistra come i loro candidati. Un appoggio esplicito, quindi, seppure non richiesto. Un escamotage che darebbe a Marco Pannella e compagni grande visibilità, ma metterebbe in seria difficoltà la coalizione, perché, temono soprattutto i prodiani, rischierebbe di allontanare i consensi dell'elettorato cattolico.





IN PRIMO PIANO







  stampa questa pagina invia questa pagina per mail