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Cecenia: dalle ore 11 manifestazione a Torino
In concomitanza commemorazione ventennale perestrojka. Boni e Mellano: chiederemo a Gorbaciov di denunciare la deriva autoritaria della Russia, come ha fatto recentemente Vaclav Havel

Torino, 6 marzo 2005

L’Associazione “The World Political Forum”, fondata da Mikhail Gorbaciov, terrà a Torino, dal 4 al 6 marzo, un convegno internazionale nel ventennale della perestrojka: nel marzo 1985, Gorbaciov diventava segretario generale del PCUS e iniziava quella stagione di riforme che avrebbe condotto, solamente sei anni dopo, alla dissoluzione dell’Unione Sovietica.

Al convegno di Torino parteciperanno, tra gli altri: Mikhail Gorbaciov, Helmut Kohl, Lech Walesa, Elena Bonner, Giulio Andreotti, Giulio Tremonti, Rocco Buttiglione, Gustavo Selva.

Domenica 6 marzo, i lavori saranno dedicati al seguente tema: “La sicurezza, la pace, il disarmo e il nuovo ordine mondiale”; dalle ore 11 alle ore 13, i militanti dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta terranno una manifestazione di fronte alla sede del convegno (Torino, Scuola d’Applicazione dell’Esercito, via Arsenale n. 22):

“Fermiamo il genocidio in Cecenia!”

Igor Boni (segretario Ass. Aglietta) e Bruno Mellano (presidente gruppo consiliare radicale) hanno dichiarato:

“Vent’anni fa Gorbaciov ebbe il coraggio sia di denunciare la crisi irreversibile del regime sovietico sia di governare la sua lenta eutanasia, evitando in gran parte che essa si tramutasse in un immenso bagno di sangue. Domenica chiederemo a Gorbaciov - e agli altri partecipanti al convegno – di avere lo stesso coraggio e la stessa determinazione nel denunciare con forza – come ha fatto recentemente l’ex presidente ceco Vaclav Havel - la natura autoritaria e illiberale del regime del nuovo zar Vladimir Putin, impegnato, da sei anni ormai, nell’ultima guerra coloniale d’Europa, quella cecena: 45.000 bambini ceceni sterminati, la capitale Grozny rasa al suolo, 200.000 profughi (un quinto della popolazione totale); nonostante tutto questo, le truppe d’occupazione russe controllano solamente un terzo del territorio.

Di fronte al genocidio in corso, qualcosa finalmente si muove: per la prima volta, la Corte Europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo ha condannato la Russia a risarcire alcuni cittadini ceceni; per la prima volta, l’Associazione delle madri dei soldati russi ha incontrato a Londra esponenti del legittimo governo ceceno, che ha lanciato un “Piano di Pace” che prevede l’intervento dell’ONU.

Occorre, qui ed ora, dare forza e voce a coloro che, all’interno della Russia, si battono per fermare una guerra atroce e senza sbocchi, che, in nome della lotta al terrorismo, terrorizza solamente la popolazione civile, fornendo sempre più proseliti ai fondamentalisti”.



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