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Due anni fa firme irregolari anche a Udine e in Regione: stiamo ancora aspettando

15 marzo 2005

Ci  auguriamo  che  il  coperchio  del  pentolone  limaccioso  ed  inesplorato  delle  firme  false,  non  venga  aperto  solo  a  metà.  In  Friuli  stiamo  ancora  aspettando,  fra  la sostituzione  di  un  guidice  del  Tar il  giorno  prima  di  una  udienza da  una  parte e  importanti e carenze  di  personale dall'altra, che  si  faccia  luce  sulle  ultime  elezioni  regionali FVG e   comunali  di  Udine. Due  anni  fa è  accaduto  né più  né  meno  ciò  che  oggi  si  verifica  nelle  regioni  coinvolte dal  fenomeno  firme  false, con  l'unica  differenza  che  per  quanto  riguarda  le operazioni  di  presentazione  delle  liste, oggi  vengono  escluse quelle  irregolari, mentre  nella  nostra  regione la  giunta, il  consiglio  regionale  e  la  giunta  e  il  consiglio  comunale  di  Udine, esercitano  il  potere acquisito  illegalmente, malgrado  vistosissime  irregolarità  denunciate nella  raccolta  e  nell'autenticazione  delle  sottoscrizioni.  Per  quanto ci  riguarda, si  ha  l'impressione  che  esista  un  tacito  accordo  di  non  osservanza delle  leggi  dello  stato  fra  magistratura  ordinaria  e  amministrativa,  ambedue  paiono  noncuranti degli  evidentisimi  vizi  che  hanno  caratterizzato  alcune  liste. Per  quanto  ci  riguarda,  sosteniamo  che  i  cittadini  del  Friuli  Venezia  Giulia,  siano stati ingannati  dall'irregolarità  delle  operazioni  di  presentazione  delle  liste  e  pertanto  lesi  i  diritti  costituzionali  che  devono  essere  garantiti.   E'  sconcertante  che da  due  anni  l'indifferenza  dei  giudici  consenta  la  gestione  di regione  e   comune  di  Udine  eletti  irregolarmente.  

 

Gianfranco  Leonarduzzi    membro  comitato  nazionale  Radicali  Italiani 


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