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Il Cavaliere paga la linea clerico-fascista
Pannella: lo avevo avvertito. Sulle elezioni ha pesato il carattere truffaldino delle procedure.

• da Corriere della Sera del 5 aprile 2005, pag. 6

di Maurizio Caprara


ROMA Sono contento che sia stata battuta la linea Fanfani-Almirante. Combatterla è il mio mestiere, e lo continuo, dice Marco Pannella, il patriarca dei radicali. Dopo aver ipotizzato inizialmente accordi con il centro-sinistra o con il centro destra, il suo partito non ha presentato liste alle regionali. E adesso Pannella assiste con particolare disincanto all'orgia di percentuali che riscalda i poli e penalizza Silvio Berlusconi. Da sabato ha cominciato un suo ennesimo sciopero della sete. Questa volta, per chiedere un indulto che alleggerisca le carceri piene di detenuti e per far pesare agli altri partiti che non concessero amnistie malgrado un appello di Papa Wojtyla nel 2002.


Pannella, Amintore Fanfani e Giorgio Almirante furono alleati nella battaglia contro li divorzio. Il primo era uno dei cavalli di razza della Dc, il secondo il segretario del Msi. Ma sono scomparsi da anni. Che cosa c'entrano con le regionali?
Lo avevo avvertito, Berlusconi, che con una riedizione della linea clerico-fascista Fanfani Almirante, già sperimentata negli anni 70, si sarebbe andati a sbattere. E cosi e stato.


Clerico-fascista non le pare una categoria un po' datata?
I nomi di Fanfani e Almirante possono farla sembrare datata. Ma se una forza che si voleva qualificare come liberale si associa a un tentativo di rivincita oscurantista contro divorzio e aborto che devo fare? Che cos'altro sono le posizioni dal centro destra su1a fecondazione assistita, sulla legge voluta da Gianfranco Fini per finanziare gli oratori, sull’otto per mille dei redditi imponibili…

 
L'otto per mille?
Sì, va quasi tutto alla Chiesa perché lo Stato non si fa pubblicità e la Chiesa invece fa propaganda in tv, probabilmente a tariffe agevolate. Insomma, glielo avevo detto a Berlusconi: se crede che il suo principale problema di politica estera sia conquistare la Padania, prende la Padania e perde l'Italia.


Si parlava di paragoni con il passato. Da radicale che si batte peri diritti degli omosessuali, quale valutazione le suggeriscono i voti ottenuti da Nichi Vendola per la presidenza della Regione Puglia? In elezioni dirette per cariche del genere, in Italia non si ricordano risultati così consistenti per un omosessuale dichiarato.

La sua caratterizzazione principale non era questa. Vendola ha fatto una campagna neo-catto-comunista, com'è nella sua formazione.

Ma Vendola di essere omosessuale non lo ha mai nascosto, e per molti elettori del Sud non è certo irrilevante.

E' una conferma, e mi da gioia, che sotto questo aspetto il Paese è migliorato. E noi possiamo dire di aver conquistato il miglioramento quando era difficile. Intendiamoci: Vendola veniva già eletto deputato da parecchi anni. Forse se in un'altra Regione ci fosse stato un candidato nuovo e si scopriva che era omosessuale i risultati potevano essere diversi. Oppure no, bisogna vedere: perchè poi le vittorie dipendono da se uno ha un paio di palle oratorie o non le ha, da se ha altre qualità.


La morale di questo voto regionale, a suo avviso?
Berlusconi e Francesco Storace sono molto meno pericolosi di quanto si dice perchè portano con se stessi evidenti anticorpi. Non sono sicuro che la subordinazione del centro-sinistra verso le gerarchie vaticane sia meno con Prodi, Marrazzo, Veltroni, Rutelli. A proposito di Vaticano, se uno guarda la tv in questi giorni si diventa khomeinisti. Sembra di stare in Iran. Poi...


Poi, Pannella?
Le elezioni hanno evidenziato un carattere truffaldino, illegale delle procedure italiane: per questo non abbiamo presentato le liste Luca Coscioni e non le hanno accettate. Con i giochi che hanno fatto con Alessandra Mussolini, con le firme false.., centro destra e centro-sinistra hanno difeso questo carattere delle elezioni contro ogni richiesta e monito dei radicali.



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