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«Esilio anti Prodi»: polemiche su Pannella
«Andrò via se vincerà questa sinistra prodiana»: la provocazione del leader radicale mette in movimento i due schieramenti
L'Udeur: «Ignobile». Bondi: «Dialogo». Capezzone: c'è un fronte contro i referendum

• da Corriere della Sera del 18 aprile 2005, pag. 8

L'annuncio fatto sabato da Marco Pannella — «se questo centrosinistra prodiano andasse al potere io lascerei l'Italia» — riscuote entusiasmi in Forza Italia e scetticismo nel centrosinistra. Dal partito di Berlusconi, il coordinatore Sandro Bondi apprezza il «grande liberale Marco»: «Nel futuro dice la Cdl dovrà stare attenta a non sprecare, qualora si riproponessero, altre occasioni di dialogo con i radicali». Una quasi promessa di collaborazione rinforzata dal senatore Carlo Vizzini, vicepresidente del Comitato di presidenza azzurro, che invita così il «compagno di antiche battaglie»: «Marco, proviamo insieme a vincere contro l'Unione le prossime Politiche». Dalla coalizione avversa invece sono i prodiani e l'Udeur a liquidare la questione. Con un sarcastico Franco Monaco, vice capogruppo della Margherita: »Pannella minaccia di migrare all' estero se vincessimo le elezioni? Temo siano parole che hanno la stessa attendibilità dei suoi scioperi» . E con un'agguerrita nota del partito di Mastella contro il capo radicale: «Parole ignobili, squallide e vergognose. Ricerca un po' di pubblicità a buon mercato. Inoltre, perche allora ha mendicato fino a qualche mese fa ospitalità nel centrosinistra?». 

Una domanda che in realtà si alza anche da qualche esponente radicale, con un ulteriore interrogativo: perche un attacco così pesante in un momento come questo? Ma Daniele Capezzone, segretario del Partito radicale, di risposte ne ha: «Pannella ha denunciato che questa crisi politica ha l'obiettivo trasversale di far saltare i referendum sulla fecondazione assistita. Poi ha sottolineato di essere contrario a questo centrosinistra, quello che ha rifiutato l'ospitalità a noi e posto il veto alla Lista Luca Coscioni". Aggiunge Benedetto Della Vedova: «Marco lancia un allarme: il centrosinistra si accredita già come vittorioso e si sta compattando con uno schieramento di poteri fortissimi; inoltre, carica emotivamente in modo irresponsabile parole come baratro, sfascio, senza neppure sentirsi in dovere di spiegare perchè con loro le cose dovrebbero cambiare». Infine Massimo Bordin, direttore di Radio radicale: «Marco ce l'ha con Prodi. Ma ha citato anche il Vaticano, Casini, Follini, Gianni Letta e Gifuni...». E il ventilato esilio pannelliano? Qui la risposta dei radicali è pressoché corale: si tratta di una figura simbolica.



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