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Udine: I radicali esprimono solidarietà al kosovaro arrestato mentre si svolgeva la cerimonia nuziale

31 agosto 2005

Sabato  scorso, è  stato  tratto  in  arresto  un cittadino  kosovaro,  è  accaduto mentre  si  svolgeva la  cerimonia  nuziale in  comune  a  Udine.. "Eprimiamo  la  piena  solidarietà  ad  Alban  Bahtiri, per  il  quale  l'unica  colpa che  ha    è    quella  di aver  offerto alle invereconde  forze  dell'ordine  l'appetitosa  ribalta  mediatica del manganello e  della  disciplina,  del  potere  forte  coi  deboli  e  debole con  i  forti.  Naturalmente   la  polizia  non  si  è  lasciata  sfuggire  l'occasione  per  utilizzare per  fini  mediatici  l'arresto  clamoroso. Così  è  accaduto  a  Lignano  Sabbiadoro  in  pieno  ferragosto-afferma  Gianfranco  Leonarduzzi  del  Comitato  Nazionale  Radicali  Italiani - così  accade  nelle  fragorose  operazioni  anti  droga  che, malgrado  i  bliz e lo  spettacolo  dei  nomi  in  codice,  non  stroncano  mai  nessun  mercato.  Le  espulsioni  per  fini  mediatici  sono  tipiche  dei  regimi  totalitari,  come  la  Bossi-Fini  che  contiene  caratteristiche  particolarmente  lesive  delle  libertà  individuali.  Il  governo  che  l'ha  introdotta  dovrebbe   saper  che  nei  paesi  anglosassoni  il  principio  dell'Habeas  corpus  è  stato  introdotto  ancora  alla  fine  del '600.  E' terribile  pensare  che  un  individuo  possa, in  base  alla  Bossi-Fini,  essere  espulso in via  amministrativa  senza  essere  comparso  davanti  al  giudice, senza  contradditorio  e  senza  garanzie  di  difesa.  Non  è  un  buon  momento  per  la  città,  se  il  sindaco  fosse  meno  insolente, non  aspetterebbe  il 9  settembre  per  convocare  il  comitato  per  l'ordine  e e la  sicurezza,  dopo  quanto  accaduto  in  questi  giorni. Udine  è  davvero  caduta  nel  più  opaco  regime, come  qualche  suo  assessore ha dichiarato! ed  è  proprio da  regime che  un provvedimento  del  questore possa  essere  eseguito prima  della  convalida  da  parte  dell'autorità  giudiziaria.   Occorre  che  i  familiari  di  Alban  ricorrano  immediatamente  alla  Consulta la  quale  si  è  già  espressa  in  modo  rigoroso sulla  questione  laddove  afferma  che,  la  presenza  di  un  clandestino  in  Italia deve  essere  considerata  come  reato contravvenzionale. "Ne  consegue  che  il  giudice  chiamato  a  pronunciarsi sulla  convalida  dell'arresto  deve  comunque  disporre l'immediata  liberazione  dell'arrestato."

Gianfranco  Leonarduzzi   Radicali  Italiani

 



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