Raccomandazione
Salvaguardia della vita di saddam hussein
Primo firmatario: Lucio Bertè
Mozione particolare trasformata in raccomandazione e accolta dalla Presidenza del Congresso
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Il quarto Congresso di Radicali Italiani, riunito a Riccione dal 29 ottobre al 1° novembre 2005,
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nel rinnovare l’impegno per ottenere la proclamazione da arte della prossima Assemblea Generale delle Nazioni Unite della moratoria universale delle esecuzioni capitali, sostenendo in particolare le iniziative di Nessuno Tocchi Caino (NTC)
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riconoscendo nello Statuto del Tribunale Penale Internazionale, ottenuto grazie all’impegno di Non c’è Pace Senza Giustizia (NPWJ), uno strumento di affermazione nel Diritto internazionale positivo dei principi fondamentali affermati nelle Convenzioni dell’ONU sui diritti umani e civili e uno strumento giurisdizionale per la loro tutela attiva;
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consapevole che il Trattato di Roma istitutivo del TPI, escludendo la pena capitale anche per le più gravi fattispecie di reato, come il genocidio, ha dato uno straordinario impulso alle campagne internazionali per il superamento della pena di morte, e induce ripensamenti soprattutto nei Paesi democratici mantenitori, sollecitandoli verso una posizione abrogazionista a partire da una immediata moratoria delle esecuzioni capitali dei condannati in attesa di esecuzione capitale;
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preoccupato per la sorte di Saddam Hussein passato – senza garanzie di salvaguardia della vita – ad un Tribunale iracheno che potrebbe condannarlo alla pena capitale, e preoccupato per le possibili ripercussioni negative sulla campagna per la moratoria e sull’Assemblea delle N.U.
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impegna gli organi dirigenti
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ad approfondire la situazione giudiziaria di Saddam Hussein al fine di individuare le più opportune iniziative legali, politiche e nonviolente, da intraprendere al fine di garantire la salvaguardia della vita dell’ex dittatore iracheno.