a fianco, il verbale delle operazioni dell'Ufficio Elettorale Regionale, citato nella interrogazione e nella risposta
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Il Ministro dell’Interno Giuliano Amato, risponde all’interrogazione di Giovanni Crema sulla vicenda degli otto seggi contestati al Senato.

L’on Giovanni CREMA della Rosa nel Pugno illustra l’interrogazione:

“Le chiediamo di introdurre elementi di chiarezza in una questione che finora si è aggirata nelle fumisterie della burocrazie ministeriali e non solo. Le chiediamo se è vero o meno che il Ministero dell’Interno accompagnò la stesura del modello di verbale regionale per il Senato della Repubblica con una istruzione agli uffici poiché consterebbe che gli uffici elettorali regionali composti da magistrati di corte d’Appello si affidarono agli argomenti contenuti in questo fantomatico atto di provenienza Viminale per sostenere che il riparto dei seggi al Senato non poteva mai estendersi alle liste che avevano conseguito meno del 3 % a livello regionale. Se ciò risulta agli atti del Viminale è bene che tutti gli organi competenti sulla verifica dei poteri che, lo ricordo, decidono sulle posizioni soggettive di 8 ricorrenti dei quali 4 della Rosa nel Pugno – il gruppo che noi rappresentiamo – possono leggere questi argomenti, restarne persuasi o, come ritengo, fronteggiarli; attendo la sua risposta.”

Il Ministro degli Interni Giuliano AMATO risponde all’interrogazione:

“Onorevole Crema… senatore Crema… siamo abituati a vederci al Senato ed eccoci qua entrambi alla Camera! Il Ministero degli Interni, a quanto risulta a me sopravvenuto ma ho la massima fiducia nell’Amministrazione e nella sua lealtà, non ha emanato alcuna direttiva o istruzione o documento interpretativo della legge elettorale; ha semplicemente assolto ad un compito - che ha di fatto perché nessuna legge glielo attribuisce - che è quello della predisposizione del modello di verbale per gli uffici elettorali regionali che per tradizione viene fatto dal Ministero degli Interni così come, per tradizione, il Ministero degli Interni comunica oralmente i risultati delle elezioni accertati in via provvisoria e che provvisori rimangono perché poi i risultati veri delle elezioni sono quelli che vengono forniti dagli uffici regionali e, nel caso della Camera, dall’Ufficio Circoscrizionale Centrale. Ora, è vero peraltro che il modulo predisposto dal Ministero degli Interni era costruito in modo da presupporre l’interpretazione della legge elettorale alla quale Lei ha fatto riferimento e che Lei non condivide. Questa interpretazione del resto il Ministero l’ha enunciata in vario modo ma non attraverso una direttiva ed è un’interpretazione in base alla “ratio” complessiva della legge che l’ha portato a ritenere in via analogica applicabile anche al Senato il riferimento alle sole liste che avessero superato lo sbarramento anche nel caso di conseguimento del premio di maggioranza. Questi sono i fatti. Se vuole sapere la mia opinione, è anche possibile che se io fossi stato allora Ministro degli Interni avrei discusso con l’Amministrazione questa interpretazione perché personalmente tendo a ritenere che l’applicazione analogica in questa materia sia molto opinabile quando si risolva in limiti a diritti politici fondamentali e qui un limite all’elettorato passivo ha finito per essere imposto per interpretazione analogica in una situazione nella quale un emendamento noto del Senatore Mancino al Senato per specificarlo era stato respinto. Sappiamo che era stato respinto per evitare che la legge tornasse alla Camera, ma era stato respinto e questo sull’interpretazione pesa. Questa però è la mia opinione; oggi non vale più e non vale in particolare in quanto opinione del Ministro degli Interni perché la materia è nelle mani del Parlamento e nel nostro ordinamento costituzionale il Governo non ha alcun titolo per interferire con questo profilo che è tutto parlamentare.”

L’on Giovanni CREMA replica al Ministro Giuliano AMATO

“La ringrazio per la risposta e anche per la franchezza della sua argomentazione. Vede, io la penso esattamente come Lei sul piano della valutazione della norma e devo anche dirle che la gravità che ora porta a una profonda illegalità nell’attribuzione di alcuni seggi al Senato è dovuta anche al fatto che il Parlamento, la maggioranza del Parlamento nella passata legislatura, ha tolto per il Senato il secondo grado di giudizio in caso di ricorso perché, mentre per la Camera c’è la possibilità di fare queste valutazioni a livello di Cassazione, per il Senato, in maniera inopinata ed incredibile, la maggioranza politica della passata legislatura ha tolto questa possibilità ai cittadini ricorrenti e lesi nei loro diritti per quanto riguarda il Senato repubblicano. Rimane una meraviglia anzi, un po’ più di una meraviglia e una certa incredulità che i giudici in sede giurisdizionale abbiano tutti dato la stessa risposta ai ricorsi e concluso in questo modo in virtù di un modello e della compilazione di un modello che Lei stesso con grande sincerità e onestà ha ricordato al Parlamento quest’oggi nella risposta alla mia interrogazione è stato costruito tecnicamente per applicare la norma in maniera unilaterale, analogica e quindi violando ogni elementare cognizione di diritto per quanto riguarda le leggi elettorali. E’ uno scandalo. E’ una vergogna! Io mi onoro di aver votato contro quella legge nella passata legislatura e io mi auguro che l’attuale Giunta delle elezioni del Senato si ispiri con continuità di comportamento con quanto abbiamo avuto occasione di fare nei cinque anni trascorsi. Questo è l’augurio che faccio per la dignità parlamentare e come cittadino di questa Repubblica.”