Mozione Particolare
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Il V Congresso di Radicali Italiani, riunito a Padova dal 2 al 5 settembre 2006,
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rilevato che
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-        il declino del sistema economico italiano è determinato, in grande misura, dai seguenti handicap strutturali: rigidità del mercato del lavoro e delle relazioni industriali e insufficienti tassi di occupazione determinati anche dalla vastità del sommerso, scarsa flessibilità in assenza di ammortizzatori sociali adeguati, bassa scolarizzazione e di scarsa qualità , modesti investimenti nella ricerca e dall’assenza dai mercati internazionali, scarsa concorrenza nei servizi e presenza di forti rendite monopolistiche, dimensioni d’impresa troppo piccola per poter competere nel mercato globale e specializzazione in settori poco innovativi, a basso contenuto tecnologico e scarsamente produttivi, ostacoli d’impresa determinati dai costi burocratici e dalle inefficienze dello Stato, in particolare della giustizia civile, eccessivo peso della spesa pubblica e del debito;
-Â Â Â Â Â Â Â Â a questi handicap strutturali si aggiunge la incompiuta liberalizzazione dei settori dell’energia, del commercio e dei servizi che sono pagati con maggiori prezzi e tariffe dai consumatori e dalle imprese;
-        le imprese italiane sopportano un costo del lavoro fra i più bassi d’Europa, inferiore di 9 mila euro rispetto alla Francia e di 14 mila rispetto alla Germania;
-        il reddito da lavoro dipendente reale è diminuito – in termini di potere d’acquisto – del 10% negli ultimi 15 anni;
-        la moderazione salariale ha garantito alle imprese, nonostante il calo costante della loro produttività , profitti sempre in linea con quelli degli altri partner europei;
-        il 94% delle spese per il welfare è assorbito da pensioni e sanità e che solo il 25% dei disoccupati italiani è coperto da un sussidio;
-        a determinare le gravi carenze del sistema scolastico italiano concorre in maniera sostanziale l’assenza sia di stimoli, incoraggiamenti e sostegno alla professionalità dei docenti, sia di fattori che inducano a una concorrenza in direzione della qualità fra istituti scolastici;
-        un pesante handicap sia del sistema educativo-formatico che del mercato del lavoro in Italia è costituito dalle gravissime carenze nel settore dell’istruzione professionale;
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riconosciuto che:
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la legge finanziaria del governo Prodi riduce in maniera considerevole il disavanzo pubblico riconducendo il bilancio nei limiti fissati dall’Unione europea;
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rilevato, di contro, che:
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a)     la riduzione non selettiva del cuneo fiscale fornisce un disincentivo al superamento degli handicap strutturali del sistema economico italiano, in particolare per quanto riguarda l’innovazione e il passaggio verso tecnologie più “capital intensive” e premia proprio le imprese meno produttive riducendo ulteriormente il costo del lavoro;
b)     in contrasto con quanto indicato dal documento di programmazione economica-finanziaria si è proceduto alla riduzione del disavanzo e alla copertura delle nuove spese solo con l’aumento dell’imposizione fiscale senza prevedere nessun intervento sul costo della previdenza, della sanità e della pubblica amministrazione centrale e periferica;
c)     gli interventi sulla scuola pregiudicano gravemente la possibilità di creare un sistema di valutazione della qualità dell’insegnamento, impedendo di conseguenza di elevare la qualità dell’istruzione;
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impegna gli organi dirigenti
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a predisporre, con la collaborazione del Gruppo parlamentare della Rosa nel pugno, del gruppo Welfare to Work, dei promotori del convegno di RI sulla riforma della scuola, del Cerm e di quanti altri vorranno partecipare a questa attività . Una serie di proposte di legge da presentare alla Camera e su cui chiedere l’impegno delle altre forze politiche, sui temi della riforma liberale del mercato del lavoro, del welfare, del sistema dell’istruzione, della formazione e della ricerca e per il superamento dei vincoli burocratici e corporativi che frenano lo sviluppo economico e sociale del nostro Paese.