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Diritti umani: la Ue condizioni la Siria

• da L'Opinione del 5 agosto 2004, pag. 1

di Aldo Torchiaro

Con una lettera indirizzata al Presidente della Commissione europea, Romano Prodi, i leader radicali e membri del Parlamento europeo Emma Bonino e Marco Pannella hanno sollecitato "un intervento urgente, diretto e risoluto nei confronti del Governo siriano in relazione alla detenzione e al processo nei confronti dell'avvocato Aktham Naisse. Di chi si tratta? Aktham Naisse, noto per le sue lotte a favore del rispetto dei diritti umani in Siria, è stato arrestato per la prima volta nel 1982 e nel 1991 è stato condannato a nove anni di carcere. Dal 13 aprile 2004 è detenuto in stato d'isolamento per aver presentato una petizione firmata da 7.000 intellettuali siriani in cui si chiede l'abolizione dello stato di emergenza dichiarato l'8 marzo 1962 in concomitanza con l'ascesa al potere del partito Ba'ath.

Il tribunale siriano non ha concesso ai rappresentanti di Olanda, Regno Unito e della delegazione della Commissione europea in Siria di assistere al processo Non gli viene permesso di incontrare i propri avvocati. Emma Bonino e Marco Pannella danno atto alla Commissione dell'impegno per il sostegno dei diritti politici e umani in Siria nei negoziati per l'accordo di associazione. Accordo che non potrà e non dovrebbe escludere, perché non negoziabile, la cosiddetta "clausola democratica" che condiziona gli aiuti dell'Unione all'effettivo rispetto dei diritti umani fondamentali. Ma "non è accettabile che Prodi e l'Unione negozino un accordo nel momento in cui si conferma e si aggrava una violazione grave, persistente e sistematica dei diritti umani".



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