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Comitato nazionale di Radicali Italiani: la mozione generale approvata
La riunione del Comitato Nazionale si è svolta a Roma dal 29 giugno al 1° luglio 2007.

Roma, 1 luglio 2007

Il Comitato nazionale di Radicali italiani, riunito a Roma dal 29 giugno al 1° luglio 2007, prende atto delle relazioni della segretaria Rita Bernardini e della tesoriera Elisabetta Zamparutti e le approva.

Ringrazia per il contributo offerto al dibattito attraverso le loro relazioni Gianfranco Spadaccia (Un anno dopo l’alternanza: bilancio della possibilità di un’alternativa in tempi politici) , Roberto Manzione e Gian Domenico Caiazza (Riforma della Giustizia), Gianfranco Dell’Alba (Una Europa della “patrie” o la “patria” europea) e Lorenzo Strik Lievers (Noi radicali e le politiche della scuola).

Il Comitato Nazionale di Radicali Italiani individua come temi prioritari di immediata iniziativa politica quello della Giustizia giusta e della difesa del welfare anche attraverso la riforma delle pensioni, strettamente legata al progressivo abbattimento del debito pubblico.

In particolare:


1) Sulla Giustizia, dopo aver ascoltato le relazioni del Vicepresidente della Commissione Giustizia del Senato Roberto Manzione e del Presidente della Camera penale di Roma Avv.Gian Domenico Caiazza, ritiene fondamentale e urgente il rilancio di una forte politica radicale e liberale contro l’ormai intollerabile gestione delle problematiche giudiziarie del nostro Paese sulle quali grava l’ipoteca esercitata dalla corporazione della Magistratura rappresentata dall’ANM. Occorre viceversa mettere il cittadino, sempre più vittima delle inefficienze e storture di un sistema ormai al collasso, al centro della riforma dell’ordinamento giudiziario in discussione in Parlamento. In questo senso denunciamo l’occasione persa dal Governo e dal Parlamento con la mancata approvazione, unitamente all’indulto, di un’amnistia che - sostituendosi a quella “di classe”, strisciante, rappresentata dall’attuale funzionamento del meccanismo della prescrizione -consentisse di creare le premesse necessarie per una seria e credibile riforma della giustizia penale. Tanto chiedeva la marcia cui i radicali diedero vita il giorno di Natale del 2005, e che vide la partecipazione anche dell’attuale Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Nell’immediato, occorre delineare e organizzare concrete iniziative volte a modificare quei meccanismi normativi e istituzionali che determinano, mediante il sistema dei “distacchi” di magistrati negli organici dei ministeri (in specie il Ministero della Giustizia), la manifesta violazione del principio costituzionale della separazione dei poteri.

Quale strumento di elaborazione e iniziativa sui temi della Giustizia giusta lancia la costituzione di un Comitato (inizialmente costituito da Giuseppe Rossodivita, Giandomenico Caiazza, Marco Beltrandi, Maria Fida Moro,Gianfranco Spadaccia, Michele Capano, Deborah Cianfanelli, Alessandro Gerardi e Daniele Bertolini) che, richiamandosi al pensiero e all’azione di Piero Calamandrei, raccolga attorno a sé giuristi, cittadini e operatori del settore.

2) Sulla riforma delle pensioni e del welfare, che i radicali concepiscono come strettamente legata al progressivo abbattimento del debito pubblico, il Comitato nazionale di Radicali italiani:

- fa propria la Risoluzione, a prima firma Michele De Lucia, approvata all’unanimità dalla Direzione del 23 giugno scorso

- afferma, per l’immediato, la necessità di mantenere almeno lo scalone della riforma Maroni (che interessa circa 120.000 persone nel 2008) e di equiparare l’età pensionabile tra uomo e donna come proposto da Emma Bonino e come già previsto in molti paesi europei. Solo così sarà possibile disporre, in tempi e con importi certi, delle risorse necessarie per costruire quel sistema di welfare di tipo universalistico da sempre atteso, in particolare dai più deboli enon garantiti dalla triplice sindacale, ma del quale non sono state ancora poste neppure le premesse. Per questa via sarà possibile la costruzione di un sistema di autentici ammortizzatori sociali, integrando la necessaria flessibilità del lavoro (sul quale tema occorre difendere le innovazioni della legge Biagi) con politiche ispirate al modello del welfare to work, a partire dalla creazione di un “reddito minimo garantito”, come già previsto nel programma elettorale della Rosa nel Pugno.

- Quanto al debito pubblico, afferma l’esigenza di perseguire l’obiettivo del risanamento secondo schemi di politica di bilancio diversi da quelli praticati negli anni recenti che hanno lasciato irrisolto il nodo sostanziale dell’invarianza del rapporto tra spesa pubblica e Pil. Occorre, infatti, una politica di risanamento che si sposti progressivamente dal lato delle maggiori entrate al lato della riduzione e progressiva riqualificazione della spesa pubblica. Per compiere questo passaggio cruciale occorre non solo un mutamento di percezione dei cittadini nel rapporto con le risorse disponibili, ma anche un profondo e radicale cambiamento delle regole, degli strumenti e delle procedure di bilancio e di finanza pubblica. In particolare, occorre assumere da subito iniziative politiche di analisi e di denuncia del persistere del circolo vizioso della distribuzione clientelare del denaro pubblico finanziata dal deficit.


Su questi fronti di iniziativa, il Comitato dà un primo appuntamento al Convegno organizzato insieme a Welfare to work “Diritto al lavoro, alla pensione e riforma del sistema previdenziale” che si terrà martedì 3 luglio alla sala del Refettorio di Palazzo San Macuto, con la partecipazione, fra gli altri, di Emma Bonino e Marco Pannella, di Lamberto Dini, Enrico Morando, Natale D’Amico, Benedetto della Vedova e Fiorella Kostoris.



Il Comitato Nazionale di Radicali Italiani, nel richiamare la Risoluzione sulla Campagna per la Moratoria delle Esecuzioni Capitali all’ONU approvata all’unanimità dalla Direzione di Radicali Italiani del 23 giugno 2007, la fa propria.

In particolare:

- Accoglie con favore la decisione presa lo scorso 18 Giugno dal Consiglio Affari Generali dell’Unione Europea (CAGRE) di presentare una Risoluzione contro la pena di morte alla 62ma sessione dell’Assemblea Generale dell’ONU; tale decisione rappresenta un primo ed importante successo che interrompe oltre un decennio di rinvii, incertezze e mancate decisioni da parte dell’Unione Europea e che ci avvicina al momento in cui sarà finalmente consentito all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite di proclamare – esprimendo una maggioranza che già esiste da tempo - la Moratoria Universale della Pena di Morte.

- Apprezza il ruolo svolto da Radicali Italiani, in coordinamento con tutti i soggetti politici dell’area radicale, a partire in primo luogo da Nessuno Tocchi Caino e dal Partito Radicale Transnazionale, i quali hanno contribuito al raggiungimento di questo primo importante risultato, sostenendo con determinazione l’azione del Governo Italiano, attraverso una campagna di mobilitazione internazionale durata molti mesi che si e’ articolata in iniziative istituzionali al Parlamento Europeo, Italiano e Britannico, manifestazioni pubbliche, uno sciopero della fame ad oltranza condotto per oltre 60 giorni da 7 militanti e dirigenti radicali e per altri svariati giorni da oltre 300 cittadini e uno sciopero della fame e della sete condotto per 11 giorni (con una sospensione di due ore dopo 6 giorni) da Marco Pannella; una mobilitazione che è culminata con un appello al Presidente del Consiglio italiano Romano Prodi, sottoscritto da 55 Premi Nobel, tra i quali i Premi Nobel per la Pace Lech Walesa, Desmond Tutu, Shirin Ebadi, il Dalai Lama, Jodi Williams, Betty Williams, Mairead Corrigan Maguire, Mikhail Gorbachev, John Hume, Wangari Maathai e da oltre 500 parlamentari.

- Considera decisivo in sede Europea l’intervento del Ministro degli Esteri Francese Bernard Kouchner che, sollecitato in tal senso dal Ministro Emma Bonino, ha saputo far sì che sia stato possibile rimuovere gli ostacoli burocratici che hanno finora impedito all’Unione Europea di assumere impegni formali per la presentazione della risoluzione per la Moratoria all’Assemblea Generale dell’ONU.

- Chiede al Governo Italiano e a tutti i paesi membri dell’UE di agire immediatamente per ottenere che, fin dalle prossime ore, sia adottato un piano d’azione che veda avviato da subito, sia nelle capitali che alle Nazioni Unite a New York, il lavoro per la presentazione della Risoluzione per la Moratoria della Pena di Morte, all’inizio della 62ma sessione dell’Assemblea Generale.

- In particolare invita il Governo Italiano e i paesi membri dell’UE a costituire subito la coalizione transregionale, o mondiale, che dovrà presentare formalmente la Risoluzione in modo da esprimere e rappresentare, anche formalmente, il carattere universale di questa iniziativa, e avviare già in questo mese la raccolta dei paesi cosponsor della Risoluzione per la Moratoria in modo che la sua presentazione possa essere già sostenuta, come e’ possibile, da molte decine di paesi, per essere poi presentata formalmente presso il Terzo Comitato dell’Assemblea Generale dell’ONU nella prima decade di ottobre, ed essere così portata al voto il prima possibile.

- Impegna gli organi dirigenti e invita i militanti e gli iscritti di Radicali Italiani ad organizzare e rafforzare la mobilitazione anche internazionale, con la costituzione ovunque di cellule di Nessuno tocchi Caino e del Partito Radicale, perché il successo del 18 giugno a Lussemburgo diventi una vittoria nella Assemblea Generale che si apre a settembre.

Sull’informazione, il Comitato nazionale di Radicali italiani intende assumere iniziative politiche e giudiziarie per porre con la massima forza la questione del perdurante ostracismo praticato nei confronti dei radicali anzitutto nell’ambito del servizio pubblico radiotelevisivo. E’ ormai indifferibile denunciare innanzi all’Agcom l’esclusione dal palinsesto Rai di temi e volti radicali, oltreché la persistente indisponibilità dei dati aggiornati del monitoraggio radiotelevisivo che sia l’Agcom sia la Rai sono tenuti a fornire. Solo il Centro di Ascolto radiotelevisivo fornisce questi dati a totale e sempre più insostenibile carico finanziario dei soggetti politici radicali.

Il Comitato Nazionale conferma il suo sostegno

1. alla neonata Lega Italiana per il Divorzio Breve che terrà il suo primo appuntamento pubblico il 5 luglio presso la sala stampa della Camera dei Deputati per illustrare gli obiettivi della Lega tanto più urgenti in considerazione dei dati recentemente diffusi dall’Istat sulle separazioni ed i divorzi in Italia;

2. al tavolo permanente per la riforma del diritto di famiglia, come secondo appuntamento del convegno del 12 maggio “Il mito della famiglia naturale, la rivoluzione dell’amore civile”, organizzato per proporre riforme organiche innovative su questioni come il riconoscimento delle unioni civili, omosessuali, adozioni, figli nati fuori dal matrimonio, e portare a compimento la riforma del 1975

3. all’incontro pubblico nazionale sul tema dell’energia e del Piano Energetico Nazionale previsto per l’inizio del mese di settembre dal gruppo di lavoro sull’ambiente costituitosi nell’ambito di Radicali Italiani

4. alla lotta dei liberi farmacisti per una riforma liberale nel sistema di distribuzione e vendita dei farmaci nella cui direzione si muove l’emendamento D’Elia al “Bersani bis” approvato alla Camera dei Deputati e ora in discussione al Senato.

Il Comitato Nazionale denuncia l’ estromissione della politica riformatrice e la crisi della politica riformista, niente affatto superate ma anzi aggravate dopo la costituzione del Partito Democratico (nel quale va registrato l’ inaccettabile potere di veto della componente clerico-moderata) e della “Sinistra democratica” (che segna il rafforzamento dell’area della sinistra estremista e massimalista, abusivamente definita “radicale”). Questa estromissione e questa crisi sono state rese più drammatiche dallo “stop” imposta al soggetto politico “Rosa nel Pugno”, proprio nel momento in cui era più necessario un sussulto politico laico, socialista, liberale, radicale, non solo riformista ma anche autenticamente riformatore.

Ai compagni socialisti che hanno scelto di perseguire il progetto di una costituente di nuova unità socialista – che ci sembra guardare più al passato che al futuro – diciamo che la costituzione di una forza politica socialista e liberale passa attraverso la continuità, con coraggio e determinazione, del progetto della “Rosa nel Pugno”.

Radicali Italiani continuerà ad incalzare il Partito Democratico sui temi della .laicità dello Stato, della modernizzazione, delle riforme economico-sociali, perseguendo con determinazione la propria politica di alternativa, a partire dall’ alternanza di centro-sinistra e dall’ attuale politica di alleanze.


Il Comitato Nazionale di Radicali Italiani dà mandato agli organi dirigenti di proporre, innanzitutto, ma non solo, ai soggetti costituenti della Rosa nel Pugno, una “Assemblea Nazionale Liberale, Socialista, Laica, Radicale”, da convocarsi entro l’estate a partire dagli obiettivi politico-elettorali fondativi della Rosa nel Pugno.


Perché queste iniziative possano essere realizzate e gli obiettivi conseguiti, in un più ampio contesto di superamento dell'attuale sistema partitocratico, causa principale di ciò che viene definito i costi della politica, il Comitato Nazionale di Radicali Italiani ribadisce l'impegno a conseguire, entro l'estate, i cinquemila iscritti al Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito e i duemila iscritti a Radicali Italiani come risposta alla logica fallimentare imposta dal sistema italiano al solo partito libertario, autonomo, libero che da 50 anni vive in Italia.


Mozione presentata dalla Direzione e firmata da Rita Bernardini, Elisabetta Zamparutti, Maria Antonietta Farina Coscioni, Antonio Bacchi, Michele Capano, Michele De Lucia, Giovanni De Pascalis, Diego Galli, Alessandro Litta Modignani, Giulio Manfredi, Marco Perduca, Gianfranco Spadaccia, Lorenzo Strik Lievers, Maria Gigliola Toniollo.


Approvata a maggioranza dal Comitato Nazionale di Radicali Italiani con un voto contrario.

Roma, 1 luglio 2007


Relazione della segretaria Rita Bernardini

Relazione della tesoriera Elisabetta Zamparutti

Mozione particolare sui comportamenti istituzionali di tutti i deputati e senatori, a partire dal caso parlamentare e politico di Daniele Capezzone (Pannella)

Mozione particolare sull'informazione (Beltrandi)

Mozione particolare sulla giustizia minorile civile
(Bertè)


Raccomandazione sulla scuola
(Ragazzini)


i lavori della prima giornata (audiovideo)

i lavori della seconda giornata (audiovideo)

i lavori della terza giornata (audiovideo)


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