Ancora una volta, voglio dare atto al Ministro Gasparri di avere pienamente centrato la questione. Il punto è esattamente quello che Gasparri ha ribadito: non si tratta di inseguire intese complessive, e (meno che mai, per quanto ci riguarda) ingressi organici nell'uno o nell'altro schieramento.

Il problema è lavorare a un contratto politico su questioni precise, chiare, comprensibili al Paese.

Ora, è il momento, per chi è all'interno della Cdl, di assumere un'iniziativa chiara e forte diretta ai vertici del Polo, a cominciare da Silvio Berlusconi.

Lo si convinca a lavorare da subito per rimuovere la situazione di "blocco" politico che si è determinata da anni nei confronti di Marco Pannella, di Emma Bonino, dei radicali italiani e transnazionali.

Sono convinto che in tanti, in tantissimi tra i suoi elettori (ricordo bene il caloroso applauso che accolse l'arrivo della nostra delegazione al Congresso di Forza Italia, ancora nel maggio scorso) sarebbero lietissimi di recuperare il respiro liberale che così brevemente sembrò annunciarsi nel 1994.

Allora, prima di procedere a incontri, si compiano subito uno-due-tre fatti concreti e significativi. Si dimostri -torno a ripeterlo- che la "conventio ad excludendum" rispetto alla politica e alle persone radicali è definitivamante saltata.

E grazie ancora a Maurizio Gasparri per la costanza con cui si muove per questo obiettivo politico.